Wednesday, December 14, 2005

Change 1! Mikeros Comes!



Ryoma Nagare è un ragazzo sui vent'anni, violento e vagabondo. Suo padre, un karateka scacciato da tutti i dojo giapponesi per la sua innaturale brutalità, lo ha educato al culto della forza, facendogli passare un'infanzia a base di combattimenti contro cani randagi, allenamenti estenuanti e spinta alla pura sopravvivenza. Tutto ciò che gli ha lasciato è un dojo fatiscente e pieno di debiti con la Yakuza che riscuote protezioni un po' ovunque, in una Tokyo impoverita dalla guerra contro il Dottor Hell.
E' proprio un violento combattimento contro i tirapiedi Yakuza, quello che ha appena sostenuto in un vicolo. Circondato dai picchiatori che gli reclamavano il pagamento del pizzo, Ryoma li ha sbaragliati uno dopo l'altro, lasciandoli sanguinanti e con le ossa rotte per terra. Un ragazzo, giunto ad aiutarlo, si rende conto che Ryoma è molto più assetato di sangue dei suoi assalitori e dopo averlo visto accanirsi sui corpi esanimi degli avversari, si è allontanato con un moto di disgusto.
Oggi, per Tokyo è un gran giorno: i servizi segreti giapponesi hanno scoperto l'ubicazione della base del Dottor Hell (l'isola greca di Bados) e finalmente, l'eroe di questa guerra - Koji Kabuto col suo Mazinger Zeta - chiuderà il conflitto una volta per tutte.
Per Ryoma, tutto ciò è privo di una qualsiasi importanza: questa è solo una giornata in più che si trascina nei maleodoranti vicoli di Tokyo, alla ricerca di qualche droga per vivacizzare la serata e un po' di compagnia da parte di Lili, una delle prostitute del quartiere.



Hayato Jin è il più temuto e odiato terrorista giapponese. Dotato di un'intelligenza e una determinazione assolutamente fuori dalla scala umana, si muove in una Tokyo di persone che non considera minimamente alla sua altezza. La sua sfida alle autorità (che lui giudica ormai completamente adagiate su Mazinger e indifferenti alla politica interna) è prima di tutto un ultimo disperato tentativo di vincere la noia e di trovare un minimo stimolo degno di lui. Comanda con pugno di ferro il suo Movimento Riformista, con cui progetta e mette in atto attentati di proporzioni terribili e inzuppati del sangue di civili innocenti. Ma l'unica persona, all'interno del movimento, che giudica vagamente degna di rispetto è il cugino Ryuji. Gli altri sono deboli e sacrificabili.
Per Hayato, oggi è una giornata piuttosto intensa: insieme ai suoi fedelissimi, farà irruzione in un palazzo governativo e si impossesserà dei dati top secret su una nuova arma, qualcosa che (almeno così lui ipotizza) dovrebbe avere a che fare con Mazinger.



Musashi Tomoe è invece un ragazzo che vive coi genitori in un piccolo villaggio alle pendici del monte Daisetsu. E' un grande otaku di Mazinger, e conosce tutto quello che Koji Kabuto ha fatto (e che è stato reso pubblico) fin dalla prima apparizione delle Machine-Beast del Dottor Hell nel primo, devastante attacco a Tokyo. Musashi ha sempre sognato di pilotare un robot da combattimento come Mazinger e salvare il Giappone... da tutta la notte prima, ha atteso questa mattinata - quella in cui ci sarà lo scontro finale a Bados - come un momento di storia da vivere e ricordare a tutti i costi. Ha preparato striscioni e bandiere per salutare la Fortezza d'Acciaio e i suoi compagni (Aphrodite A e Boss Borot) quando sorvoleranno il cielo. E' una giornata come le altre, per il resto. Sua madre, iperprotettiva, e suo padre che brontola dal bancone della piccola bottega di sakè... nulla sembra essere differente dalle altre giornate.

Ryoma si è appena semiaddormentato sul suo materasso in mezzo al pavimento del dojo, quando sente i vetri tremare violentemente. Temendo un terremoto, si alza e va guardare fuori dalla finestra per vedere cosa sta succedendo. Una folla in festa, uscita per le strade con cartelli, bandiere e qualunque cosa sia utilizzabile per attirare l'attenzione, saluta festosamente in cielo. L'aria stessa sembra tremare mentre un'ombra nera copre completamente il terreno.
Mazinger Zeta, volgendosi verso la folla, agita una delle sue gigantesche mani meccaniche per salutare a sua volta la folla.
Il saluto di Ryoma è piuttosto particolare e consiste in un dito medio rivolto al gigantesco robot.

Vattene affanculo! Speriamo che ti facciano saltare in aria, stronzo!

Alla sua voce, fa immediatamente eco un trambusto di slogan urlati ad alta voce, canzoni di protesta, fischi di disprezzo: un corteo di pacifisti, capitanato dal ragazzo incontrato nel vicolo, ha appena iniziato una delle tante manifestazioni contro Mazinger, la guerra e lo stato di povertà in cui hanno fatto precipitare il Giappone. Affacciato alla finestra del dojo, Ryoma distingue tra la folla lo stesso ragazzo che è stato coinvolto nella sua rissa contro gli yakuza e gli ghigna in faccia, con fare minaccioso.



Intanto l'attentato di Hayato Jin riesce alla perfezione: entrato negli uffici in cui cercava di introdursi, inizia a fare strage delle guardie e dei civili all'interno, per poi farsi dare da un terrorizzato impiegato il codice d'accesso al server dei computer.
Digitando CUTEYHONEY, Hayato accede al sistema. Quello che trova non è proprio ciò che si aspettava: si fa riferimento a un'organizzazione chiamata Human Alliance, la quale sta procedendo negli studi su una nuova forma di energia, l'Energia Getter. A questi studi è anche accoppiato un progetto per una macchina da guerra, un robot che sembra di potenza simile a Mazinger Zeta.


Dopo aver duramente punito un suo sottoposto per aver dimostrato paura e troppi scrupoli nello sterminare tutti i presenti all'interno della struttura, picchiandolo a morte, Hayato raduna i suoi e si appresta a dirigersi al Laboratorio Saotome, ai piedi del Monte Asama, il luogo dove - secondo i dati trafugati - gli esperimenti vengono effettuati.
Molto presto, però, i membri del Movimento Riformista si trovano inseguiti dalla polizia e scatenano uno scontro a fuoco per le strade di Tokyo.

Nell'inseguimento, viene coinvolto anche Ryoma, appena arrivato in moto dal suo dojo per una bevuta nel suo bar abituale: con un'aria quasi divertita, vede i mezzi corazzati delle Forze di Difesa giapponese arrancare dietro alla guida spericolata dei terroristi, che non esitano a sbarazzarsi di chiunque intralci il loro cammino.
E' solo quando arriva nel bar e comincia a scambiare due parole con Lili, che la terra inizia a tremare.
Una scossa fortissima, che spacca a metà la strada.
Ryoma, Lili e molta altra gente incuriosita e spaventata accorrono fuori, per vedere una crepa mostruosa proprio ai loro piedi. Una crepa da cui sembra arrivare un rumore costante e ritmico, quasi un respiro.
Le scosse si fanno sempre più frequenti. La jeep di Hayato e quelle dei suoi inseguitori e compagni vengono ugualmente sbalzate in terra con una violenza inaudita. Ryuji sembra paralizzarsi dal terrore e, per un attimo, anche la schiena del glaciale Jin viene scossa da un brivido. Poi, trovato animo di nuovo, prende con sè il cugino, rimonta in macchina e parte a tutta velocità verso il Centro di Ricerche Saotome, lasciando i suoi compagni a vedersela con i militari.
Intanto, le stesse scosse rendono pericolante anche la postazione di Musashi.
Nel suo villaggio, tutti stanno cominciando ad andarsene precipitosamente, prima che la situazione peggiori. La mamma di Musashi, iperprotettiva, lo fa salire a gran velocità in macchina, mentre il ragazzo viene scosso da un brutto presentimento su quello che sta per succedere.

Una mano esce fuori dalla fenditura sul selciato.

Una mano gigantesca, di metallo, che fa fuggire in preda al panico tutti i presenti in strada. Ryoma indietreggia, tra lo spaventato e l'affascinato, mentre gigantesche corna fanno la loro comparsa poco dopo. Mentre la sua amica Lili si dà alla fuga insieme a tutti glia ltri terrorizzati abitanti di Tokyo, lui rimane lì per alcuni istanti, prima di inforcare la sua motocicletta e andarsene a sua volta.
Le scosse non concedono tregua.
Perdendo l'equilibrio più volte, Ryoma viene sbalzato in terra e si rialza appena in tempo per vedere una macchina dirigersi a gran velocità verso di lui.
Due uomini in completo nero ne escono subito dopo.
Puntano le pistole contro il ragazzo, intimandogli di seguirli. Ryoma, coi nervi a fior di pelle per tutto quello che sta succedendo, si lancia contro di due prima che un dardo narcotizzante, sparato dalle pistole, non lo colpisca alla base del collo.
Dietro di lui, sotto le gigantesche corna che sono appena uscite del tutto dalla terra, luccicano due enormi e malevoli occhi rossi.
Gli uomini in nero caricano in auto precipitosamente il ragazzo, e la macchina parte velocissima, rischiando di finire sottosopra per le violentissime scosse che si susseguono una dietro l'altra. Uno dei guidatori, girandosi a vedere cosa sta succedendo, fa appena in tempo a intravedere il mezzobusto di quello che sembra un colossale Oni biomeccanico, prima di essere narcotizzato dai due figuri.



Mentre Ryoma viene portato via, Musashi, i suoi genitori e quelli che fino a pochi minuti prima erano i suoi vicini di casa, osservano con sgomento la scena che si consuma davanti a loro, anche se a chilometri di distanza. Il ragazzo continua a sperare che arriverà Mazinger Z a salvarli, ma i robot del dottor Yumi sembrano gli unici assenti, in un disperato attacco delle forze della Difesa giapponese.
Improvvisamente, in maniera del tutto inaspettata, un robot arriva: è un robot femminile, che Musashi non ha mai visto prima e che cerca di ingaggiare combattimento con il mostruoso Oni appena sorto dal terreno. Per quanto si accanisca, il robot viene ferito in maniera grave e costretto a una precipitosa fuga.
E' a questo punto che il mostro sembra rivolgersi direttamente a quelli che fino a pochi istanti prima erano i padroni incontrastati della superficie.



Popolo della superficie! Io sono il Grande Generale Nero, comandante in capo delle Sette Armate di Mikeros. Da oggi finisce la vostra supremazia! Riprenderemo ciò che è nostro, dopo secoli di esilio sotto la crosta terrestre!

Altri mostri si fanno strada dal sottosuolo, spaccando la terra stessa, a dar ragione alla sua spaventosa promessa.



Il risveglio di Ryoma, intanto, non è dei più tranquilli.
Ritrovatosi in una sorta di stanza da ospedale, ermeticamente chiusa, il ragazzo è furioso per essere stato narcotizzato.
Sfonda la porta a pugni, andando a casaccio in quello che sembra a metà tra un laboratorio scientifico e un complesso militare. Senza trovare presenza di guardie, si infila nella prima stanza aperta che trova: una sorta di camera ardente, con le pareti coperte da lenzuoli bianchi che nascondono anche forme umane distese sopra a lunghe fila di letti.
Dopo essersi guardato intorno un paio di volte, spinto da una curiosità irrazionale che gli fa perdere ogni forma di prudenza, Ryoma scosta uno dei lenzuoli.
Per quanto non sia uno in grado di spaventarsi facilmente, non riesce a trattenere un'imprecazione di sgomento.

Sul letto, giace una donna completamente nuda, con un tentacolo che le esce da un'orbita e due volti umani sui seni.

Ryoma resta impietrito a guardarla, riscuotendosi solo quando sente un cadenzato rumore di zoccoli proprio fuori dal laboratorio. Afferrando in fretta un bisturi, si nasconde nella prima zona buia che vede, aspettando di vedere chi sta arrivando.
"Andiamo, so che sei qui. So tutto di te, Ryoma Nagare. Risparmiamoci questa parentesi noiosa e non necessaria", brontola la voce di un vecchio, guardando esattamente verso di lui.
Davanti a Ryoma si para un vecchio di bassa statura, con la cravatta allentata, un paio di geta (gli zoccoli di legno giapponesi) ai piedi e un lungo pizzetto bianco sul volto dall'aria furba.



"Chi cazzo sei, vecchio? E dove mi avete portato? Bada di rispondere, se non vuoi...", comincia il ragazzo, puntandogli il bisturi contro.
Senza fare una piega, il professore si toglie uno dei geta e, prima che il meravigliato Ryoma possa fare qualcosa, dà un violento colpo sulla testa del ragazzo.

"Sono il professor Saotome, e non mi piace che mi si puntino armi addosso. Seguimi, ti spiegherò qualcosa quando saremo nella sala di controllo"
"Sala di controllo...?"
"Questo è il Laboratorio di Ricerca Saotome. Sei uno dei pochi a vederlo, ma non sarai l'unico"

Ryoma, sempre più incredulo su quello che sta succedendo, segue il vecchio scienziato attraverso un paio di porte piantonate da alcune guardie.
Dentro c'è una sala piena di computer, guardie, assistenti di ricerca impegnati a prendere dati e monitor che inquadrano varie parti del pianeta, tutte sotto l'attacco degli stessi mostri che hanno invaso il Giappone. Le uniche note differenti, per Ryoma, sono due ragazze: una ha l'aria austera e un camice come il padre (ma con un piccolo crocefisso in evidenza, legato al collo); l'altra è in un'uniforme che non sembra appartenere a nessun esercito, lunghi capelli rossi e un'aria decisamente seria.
Alcuni degli assistenti si rivolgono allo scienziato, concitatissimi, non appena lo vedono entrare.
"Professore! la battaglia sta volgendo al peggio per il Protogetter! E i valori di energia Getter del pilota nell'altro robot sono in continuo aumento!"
"Mostratemi la scena", ordina lo scienziato, ignorando sistematicamente ogni richiesta di spiegazioni da parte di Ryoma.



Quello che i monitor mostrano, è un combattimento tra uno dei mostri delle misteriose armate di Mikeros (una sorta di triceratopo biomeccanico, con un volto umano sulla pancia) e due robot giganti. Uno è vagamente simile a Mazinger, anche se parecchi particolari sono nettamente diversi, come le corna e la mancanza della griglia sul volto. L'altro è un robot formato da tre navicelle bianche, in grado di combinarsi a vicenda.
Il combattimento non sembra avere un buon esito per i due, finchè il robot bianco non cambia forma, trasformandosi in un ibrido tra una forma umanoide e un mezzo cingolato. Tiene fermo il nemico con lunghe braccia flessibili, mentre l'altro robot fa partire verso il mostro una potente scarica elettrica dalle corna.
Sia il robot bianco che il mostro di Mikeros esplodono e il laboratorio cade in un silenzio di tomba.

"Signore, il Protogetter è perso... Tatsuhito... è morto"
Saotome rimane a guardare lo schermo, senza alcun commento. Un applauso di scherno rompe di colpo il silenzio.
"Bravo. Davvero in gamba a combattere, eh? Proprio una bella fine da coglione", commenta Ryoma, senza curarsi troppo delle occhiate furiose ricevute dalle due donne.
Una telefonata interrompe provvidenzialmente la scena, e Saotome solleva con aria cupa il ricevitore.
"Sì. Lanciatele", dice Saotome rispondendo e riattaccando subito dopo.



Musashi, arrampicato su un albero, vede le prime bombe abbattersi su Tokyo. Sotto di lui, tutti gli altri stanno fissando increduli la scena.
"Ma che stanno facendo?"
"Vogliono veramente bombardare Tokyo?"
"Ma che razza di inconscienti, non gliene frega se ci sono ancora sopravvissuti?"
Ma Musashi non sta badando troppo alle parole degli altri. Con sgomento, fissa l'innaturale luce verde che si sprigiona da ogni esplosione e che pare colorare di una tinta livida ogni cosa nel suo immenso raggio d'azione.
Una bomba cade più vicina e per un attimo acceca tutti.
Musashi batte gli occhi. Una volta. Due.
Si sente differente.
Si passa una mano tra i capelli, e si accorge di non averli. Poi si guarda: le sue mani sembrano più vecchie e forti ed è vestito come un monaco, con una lunga collana di legno che gli pende dal collo.
Sbatte gli occhi di nuovo. Ora è in tuta verde, da meccanico, meno bambino e con uno sguardo decisamente cupo.
Di nuovo. Adesso si vede con una strana tuta di pilotaggio. Urla, perchè ha l'impressione che il suo corpo stia andando a fuoco.



Hayato guarda incredulo, insieme a Ryuji, le bombe abbattersi tutte intorno. Anche Hayato, per un momento, sembra in preda a una serie di allucinazioni.
Prima si vede molto più giovane, in tuta da liceale, sbottonata e macchiata di sangue. Poi, si sente molto più giovane, e la sua mano corre alla piccola croce che porta sopra la camicetta rossa. Infine sotto le sue dita, quella non è più una croce, ma un'elegante cravatta di seta che fa parte di un completo.

I rumori delle esplosioni fanno tremare nel Laboratorio di Ricerca Saotome.
Le immagini delle bombe sganciate sulle principali capitali mondiali vengono trasmesse da tutti i monitor alla base.
Ryoma fa per rivolgersi a Saotome, quando sgrana gli occhi. Per un attimo, ha l'impressione che il vecchio abbia almeno una ventina d'anni in meno, coi capelli e la barba ancora neri e un paio di vistosi baffi. Poi, il tempo di realizzare questa immagine, e - benchè i baffi siano rimasti - il suo corpo è di nuovo quello di una persona anziana. Ma con un lungo filamento bluastro di carne che gli esce da un occhio.


Ryoma si ritrae e avverte che anche lui si percepisce in maniera diversa. Dapprima si sente rilassato e pieno di tranquillità, positivo come non lo è mai stato.
Poi, la rabbia monta improvvisa emolto più forte del solito. Ora ha le mani coperte da bende e legate da pesanti manette. Un cappottone e una sciarpa rossa imbacuccano completamente il suo corpo.



"CHE SUCCEDE, VECCHIO??"

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

..."CHANNNNNNNNNNNNGI....."...

...(il resto è per la prossima puntata)...

magus-nagare

1:37 AM  
Anonymous Anonymous said...

Sono sempre il più bello.

9:36 AM  
Anonymous Anonymous said...

...si...
...il segno della mia scarpa sulla tua guancia ti sta proprio bene, amico mio...
...si...
...ma proprio bene...

nagare

9:51 AM  

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